Retinopatia diabetica

La retinopatia diabetica è una grave complicanza del diabete: colpisce la retina ed è una delle prime cause d’ipovisione e cecità.

QUANTO È DIFFUSA?

Secondo l’ISTAT (2017) in Italia la prevalenza del diabete è stimata intorno al 5,3% della popolazione (oltre 3,2 milioni di persone); colpisce particolarmente gli anziani.
Indicativamente la prevalenza della retinopatia diabetica è del 20% dopo 5 anni di malattia, del 40-50% dopo 10 anni e di oltre il 80% dopo 20 anni.
La retinopatia si verifica come risultato di un danno accumulato nel lungo periodo a carico dei piccoli vasi sanguigni della retina.

LA RETINOPATIA DIABETICA È PREVENIBILE?

Sì, i danni alla retina sono generalmente evitabili o ridotti, controllando bene il diabete e gli altri fattori metabolici, come la pressione sanguigna elevata, il colesterolo e i trigliceridi, il peso corporeo, la sedenterietà, il fumo.
Tuttavia, pur avendo un ottimo controllo metabolico può verificarsi comunque la retinopatia diabetica, a causa anche di fattori genetici, ma con gravità notevolmente ridotta rispetto a chi non riesce ad ottenere un buon compenso glicemico e metabolico.

IN CHE MODO SI PUÒ PREVENIRE?

La tempestiva diagnosi è molto importante, perché tanto prima si riesce a curare tanto migliori saranno i risultati finali. E’ essenziale quindi eseguire controlli periodici del fondo oculare e, se indicato, sottoporsi ad esami specifici (come fluorangiografia e OCT) per valutare l’eventuale presenza della malattia e la sua gravità, in quanto la retinopatia diabetica è una malattia silenziosa, e quando dà segni di sé generalmente c’è già un quadro compromesso.

COME SI ESEGUE LA DIAGNOSI?

Per la diagnosi della retinopatia diabetica l’osservazione del fondo oculare (oftalmoscopia diretta e indiretta) è un momento essenziale nella visita della persona con diabete mellito.
Altre metodiche che permettono di studiare il microcircolo e scoprire le alterazioni dei vasi retinici sono:

  • retinografia
  • fluorangiografia: un esame eseguito con mezzo di contrasto che rende possibile lo studio del circolo retinico
  • OCT: un esame diagnostico retinico non invasivo che consente di valutare l’eventuale presenza di liquido nei tessuti della retina (edema maculare diabetico) e la sua evoluzione nel tempo.

QUALI SONO I SINTOMI?

Calo visivo, riduzione della visione di notte o con poca luce, percezione dei colori leggermente diversa, micropsie o macropsie (gli oggetti osservati vengono percepiti di dimensioni inferiori o maggiori rispetto a quelle reali) sono tutti sintomi della retinopatia e maculopatia diabetiche.

QUALE TERAPIA SI PUÒ SEGUIRE?

Il primo presidio oculistico è la laserterapia fotocoagulativa retinica allo scopo di salvaguardare la vista residua. Se si è affetti da una grave retinopatia diabetica, con sanguinamento consistente, può essere necessario invece un intervento chirurgico di vitrectomia (rimozione dell’umor vitreo ed asportazione di eventuali membrane). In caso di presenza di edema maculare diabetico (presenza di liquido all’interno degli strati retinici) è necessario fare ricorso anche a iniezioni intravitreali multiple.

QUANDO ANDARE DALL’OCULISTA?

In seguito alla diagnosi di diabete è vivamente consigliabile prenotare subito una visita oculistica, in modo da valutare le condizioni visive e lo stato della retina all’inizio della malattia. Successivamente sono necessari controlli annuali del fundus oculi in assenza di malattia, mentre in caso di presenza di retinopatia o maculopatia diabetica i controlli dovranno essere più ravvicinati, specialmente nel caso in cui sia necessario eseguire terapie laser o chirurgiche.